La diagnostica dei guasti nei circuiti elettronici è una competenza essenziale per tecnici, ingegneri e appassionati di elettronica. Sebbene esistano diverse tecniche per individuare i problemi, è fondamentale adottare un approccio sistematico e sicuro per garantire risultati accurati senza causare ulteriori danni al circuito. Questo articolo approfondisce la tecnica migliore per diagnosticare i guasti, unendo teoria, pratica e un esempio dettagliato per metterla in pratica.
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Principi Fondamentali della Diagnosi di Guasti
Diagnosticare un guasto elettronico significa identificare il componente o la sezione del circuito che non funziona correttamente. Per farlo, è necessario seguire un metodo strutturato che includa:
- Osservazione Visiva: Analizzare il circuito per identificare segni evidenti di danni, come tracce bruciate, condensatori gonfi o componenti rotti.
- Analisi Teorica: Studiare lo schema elettrico per comprendere il funzionamento del circuito e individuare le aree potenzialmente problematiche.
- Test con Strumenti: Utilizzare strumenti come multimetri, oscilloscopi e il metodo della lampada in serie per verificare il funzionamento del circuito.

La Tecnica Migliore: Un Approccio Sistematico
Il miglior approccio per diagnosticare i guasti combina strumenti di misura con un metodo logico a passaggi:
1. Valutazione Iniziale
- Ispezione Visiva: Prima di accendere il circuito, esamina i componenti. Cerca tracce bruciate, condensatori rigonfi, saldature fredde o interrotte e connessioni allentate.
- Controllo della Polarizzazione: Verifica che i componenti polarizzati (es. diodi e condensatori elettrolitici) siano installati correttamente.
2. Test di Continuità e Resistenza
- Utilizza un multimetro per misurare la continuità delle tracce e la resistenza dei componenti chiave.
- Verifica la presenza di cortocircuiti tra i terminali di alimentazione e massa.
3. Alimentazione e Metodo della Lampada in Serie
Prima di alimentare il circuito direttamente, utilizza il metodo della lampada in serie:
- Lampada Accesa a Massima Intensità: Indica un cortocircuito.
- Lampada Debole o Spenta: Il circuito assorbe una corrente normale.
Questo metodo limita la corrente, proteggendo i componenti da sovraccarichi durante il test.
4. Test Dinamico con Multimetro e Oscilloscopio
- Multimetro: Misura tensioni e correnti nei punti chiave del circuito, confrontandole con i valori attesi.
- Oscilloscopio: Analizza i segnali in entrata e uscita per identificare anomalie. Ad esempio, un'onda sinusoidale distorta può indicare problemi nell'amplificazione o filtraggio.
5. Isolamento del Guasto
Dividi il circuito in sezioni per restringere il campo d’indagine. Testa ogni sezione separatamente per identificare quella malfunzionante.
6. Sostituzione o Riparazione
Una volta individuato il componente guasto, sostituiscilo o riparalo. Ripeti i test per assicurarti che il problema sia risolto.
Esempio Pratico: Diagnosi di un Guasto in un Alimentatore Lineare
Per illustrare il processo, analizziamo un caso pratico: un alimentatore lineare che non fornisce la tensione di uscita corretta.
Fase 1: Ispezione Visiva
Esamina il circuito dell'alimentatore:
- Nota un condensatore elettrolitico leggermente gonfio.
- Nessuna traccia bruciata o componenti visibilmente danneggiati.
Fase 2: Test Preliminari
- Utilizza il multimetro per misurare la resistenza tra i terminali di alimentazione. La resistenza è bassa, suggerendo un possibile cortocircuito.
Fase 3: Metodo della Lampada in Serie
- Collega la lampada in serie con il circuito e alimenta il sistema. La lampada si accende a massima luminosità, confermando un cortocircuito.
Fase 4: Isolamento della Sezione Guasta
- Dividi il circuito in sezioni: trasformatore, ponte raddrizzatore, condensatori e regolatore di tensione.
- Disconnetti il ponte raddrizzatore e testa la continuità dei diodi: uno dei diodi è in cortocircuito.
Fase 5: Sostituzione del Componente
- Sostituisci il diodo difettoso con uno dello stesso tipo.
- Ripeti il test con la lampada in serie: ora si accende solo debolmente, segnalando un assorbimento normale.
Fase 6: Verifica Finale
- Connetti direttamente l’alimentazione e misura la tensione in uscita: il circuito fornisce la tensione nominale.
- Utilizza l’oscilloscopio per verificare eventuali rumori residui sull’uscita, confermando che il sistema funziona correttamente.
- Multimetro: Essenziale per misurare tensioni, correnti e resistenze.
- Oscilloscopio: Utile per analizzare segnali complessi e verificare il comportamento dinamico del circuito.
- Metodo della Lampada in Serie: Economico e ideale per test preliminari su circuiti sconosciuti.
- Pinzette Termiche: Per identificare componenti surriscaldati durante il funzionamento.
- Generatori di Segnali: Per testare circuiti di amplificazione o filtraggio.
Errori da Evitare
- Non Effettuare un'Ispezione Visiva: Ignorare segni evidenti di danni può far perdere tempo prezioso.
- Saltare il Metodo della Lampada in Serie: Alimentare direttamente un circuito difettoso può danneggiare ulteriormente i componenti.
- Non Consultare lo Schema Elettrico: Procedere senza uno schema può portare a diagnosi errate, soprattutto in circuiti complessi.

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